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Alcuni deputati Radicali hanno presentato una singolare e per molti versi inedita proposta di legge che si focalizza su un tema centrale nella Società dell’Informazione: Norme sulla comunicazione al pubblico da parte di persone fisiche che scambiano archivi attraverso reti digitali per fini personali e senza scopo di lucro. In pratica la proposta, di iniziativa dell’on. Marco Beltrandi (Rosa nel Pugno), chiede la legalizzazione delle attività personali di file sharing e che i contenuti finanziati con i soldi pubblici (come quelli della RAI) siano di dominio pubblico.

Spiega Beltrandi: “Oggi le legislazioni nazionali sono gravemente sbilanciate sul versante della sicurezza, causando un pesante sacrificio alla libertà di accesso ai contenuti, all’informazione, alla conoscenza. Si profila il rischio che il diritto d’autore, nato a garanzia dell’innovazione e del progresso sociale ed economico, divenga in alcuni casi un elemento di negazione della libera circolazione delle idee, delle opere, dei contenuti”.

Il parlamentare, che fa diretto riferimento a Lawrence Lessig e al suo volume-culto Free Culture, sottolinea quanto sia rilevante che per il timore che la condivisione di contenuti porti a violazioni del diritto d’autore non si spinga nella direzione opposta, ovvero costringere la società a fare a meno dei vantaggi del P2P, “anche quelli – sottolinea Beltrandi – completamente positivi e che non comportano tensione con i diritti degli autori”.

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